L’antico proverbio di oggi ci ricorda come in questo periodo dell’anno le giornate ventose possano susseguirsi, anche per il tradizionale mutare delle condizioni meteorologiche tipico del mese di marzo. Per alcune persone, la presenza vento persistente può rappresentare anche un problema per la salute. Questo può succedere perché, grazie al vento, i pollini possono spostarsi anche di chilometri, scatenando sintomi di allergia in zone nelle quali non sono in corso fioriture di piante sospette. Inoltre, ci sono patologie o sintomi che possono essere “riaccesi” o comunque peggiorati dal clima ventoso. I fastidi sono comuni soprattutto tra i bambini e gli anziani, ma possono interessare persone di ogni età. Per alcune persone lo scirocco, vento caldo che risale la penisola e spesso porta pioggia, può essere la causa scatenante di mal di testa, stanchezza e ansia. La “sindrome” da scirocco è la più classica a diffusa, nelle nostre regioni, tra le meteoropatie legate al vento. Il meccanismo attraverso cui si instaurano i fastidi sarebbe legato soprattutto agli ioni positivi che il vento trascina con sé e che possono modificare la risposta di alcune cellule dell’organismo. A rischio, oltre agli anziani, sono soprattutto le persone che hanno la tiroide che lavora troppo, cioè gli ipertiroidei. Per il mal di testa, che assume le caratteristiche della classica cefalea con un dolore continuo anche se non troppo intenso, i farmaci di automedicazione possono risultare di grande aiuto. L’importante è ricordare che si tratta di fastidi passeggeri. Quando il tempo cambia, la “malattia da vento” dovrebbe placarsi.

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