Quando in medicina si pone il prefisso “dis” davanti ad un termine, si vuole indicare che si tratta di un’alterazione, più o meno significativa, dalla normalità. Pensate ad esempio al dismetabolismo, che indica come i processi metabolici non funzionino al meglio. Anche per definire cicli mestruali non particolarmente regolari, caratterizzati soprattutto da un forte dolore e/o abbondanza di flussi, vale la regola del “dis” e si parla di dismenorrea. Con questa parola si definisce soprattutto il classico “dolore da ciclo” che attanaglia le donne, specie quelle più giovani, portando addirittura a mancare sui banchi scolastici o a perdere ore di lavoro. Si tratta di una condizione che va conosciuta per poterla gestire al meglio, anche con l’aiuto del proprio ginecologo di fiducia.
Dismenorrea: cosa sapere e cosa fare
Il dolore mestruale che si presenta ciclicamente con le mestruazioni prende, come detto, il nome di dismenorrea. Si può trattare di una condizione primaria (o funzionale) e cioè senza cause organiche e non collegata ad alterazioni del ciclo riproduttivo, oppure secondaria perché dovuta a una malattia. Se in questo secondo caso, ovviamente, la risposta in termini di diagnosi e trattamento deve venire dal ginecologo, che comunque è il punto di riferimento, a tutte le età, per la salute femminile.
Quando le mestruazioni sono dolorose per la presenza di una dismenorrea funzionale, o primaria, si possono prendere contromisure se si conosce il problema, alla base del quale c’è la contrazione della muscolatura uterina, unita ad altri fattori altri fattori, primo tra tutti la carenza relativa di ossigeno per i tessuti nell’area interessata per il più limitato afflusso di sangue, tipico del periodo mestruale. Inoltre, in certi casi, anche lo stress potrebbe avere un effetto sulla percezione del dolore, aumentandone la sensibilità.
In genere il dolore, che può comparire anche qualche giorno prima del ciclo, si manifesta sotto forma di crampi intermittenti o alle volte con fitte più acute o altre ancora con una sensazione dolorosa più sorda ma costante che comincia nella parte bassa dell’addome. In molti casi però può irradiarsi alle gambe o/e alla schiena e, soprattutto in questa fase, possono esserci anche cambiamenti di umore improvvisi. Ci si può sentire più nervose, magari si ha la tendenza a vedere tutto un po’ più grigio e a volte possono associarsi anche sintomi generali, come una fastidiosa cefalea. È fondamentale sapere che in caso di dismenorrea primaria gli organi riproduttivi sono normali e quindi i dolori, per quanto difficili da sopportare, non hanno ripercussioni sulla fertilità né indicano la presenza di problemi a carico dell’apparato riproduttivo. Tuttavia, la dismenorrea va affrontata nel modo corretto anche per l’impatto sulla qualità della vita delle ragazze e delle giovani donne tenendo conto che i dolori mestruali, per chi ne soffre, sono più intensi proprio nell’età giovanile.
Quali sono le cause delle mestruazioni abbondanti
In qualche modo il prefisso “dis” si può applicare anche quando i cicli, pur essendo normali, tendono a manifestarsi con perdite mestruali particolarmente abbondanti. Tecnicamente, stando a quanto riportano i ginecologi, si può parlare di cicli oltre la norma per una perdita che vada oltre gli 80 millilitri per ogni ciclo. C’è anche un altro criterio che conta, ovvero la durata delle perdite stesse. Se si supera la settimana di perdite, quindi ben più dei giorni normali, e soprattutto se sono presenti coaguli occorre sempre parlarne con il ginecologo, anche per prevenire sul nascere eventuali problematiche come l’anemia legata alla carenza di ferro.
Le cause della dismenorrea sono quasi sempre da ricercare in particolari modificazioni ormonali con uno squilibrio nella produzione di estrogeni e testosterone, oltre a forme, molto rare, di alterazioni dei normali processi coagulativi. Questo soprattutto per le giovani. Per le donne adulte anche lesioni specifiche della mucosa, come polipi uterini o magari anche un fibroma, possono influire sulla quantità delle perdite. Come detto, sta al ginecologo definire origine del quadro e contromisure da mettere in atto.
Rimedi per alleviare i dolori mestruali forti
Per ogni giovane donna occorre trovare le soluzioni mirate per contrastare la situazione e il ginecologo può scegliere come comportarsi. Ci sono però alcune buone abitudini che possono aiutare, sempre ragionando “su misura”, caso per caso.
In termini di prevenzione, ecco qualche consiglio pratico.
- Movimento. Prima di tutto occorre sforzarsi per mantenere una buona forma, facendo regolarmente attività fisica.
- Alimentazione. A tavola conviene puntare su un’alimentazione che sia ricca di pesce, frutta e verdura, che garantiscono vitamine e sali minerali come la vitamina B1 e il magnesio.
- Borsa di acqua calda e massaggi. Infine, ricordiamo che nei casi di minore intensità, i classici rimedi della nonna – le borse di acqua calda, unite a massaggi al basso ventre e a qualche esercizio di allungamento muscolare – possono dare beneficio.
- Farmaci senza obbligo di ricetta. L’impiego intelligente dei farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria e analgesica è in grado di ridurre l’intensità degli spasmi garantendo sollievo dal dolore e permettendo generalmente il normale svolgimento delle attività quotidiane.
FAQ – DOMANDE E RISPOSTE SULLA DISMENORREA
- Cosa si intende per dismenorrea e quali sono i sintomi principali?
La dismenorrea è il termine medico per indicare i dolori mestruali, che possono essere primari (senza cause organiche) o secondari (legati a patologie). I sintomi principali includono crampi intermittenti o dolore sordo costante nella parte bassa dell’addome, che può irradiarsi a gambe e schiena, associati a cambiamenti di umore, nervosismo e, in alcuni casi, cefalea. - Quali sono le possibili cause delle mestruazioni abbondanti?
Le mestruazioni abbondanti possono essere causate da squilibri ormonali (soprattutto in giovane età), alterazioni dei processi coagulativi, o, in età adulta, da lesioni specifiche della mucosa uterina come polipi o fibromi. Se le perdite superano gli 80 ml o durano oltre una settimana, è importante consultare il ginecologo. - Quali rimedi possono aiutare a gestire i dolori mestruali forti?
Tra i rimedi principali si consigliano: attività fisica regolare, un’alimentazione ricca di pesce, frutta e verdura, l’uso di borse di acqua calda e massaggi al basso ventre. Inoltre, i farmaci antinfiammatori da banco possono alleviare gli spasmi, migliorando la qualità della vita durante il ciclo.

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