A marzo, preparatevi ad affrontare sbalzi termici anche bruschi. Non a caso, il proverbio di oggi dice che marzo muta le sette berrette al giorno proprio a sottolineare la variabilità del clima che lo caratterizza. Infatti, anche se la fine dell’inverno è alle porte possono esserci momenti in cui il clima cambia repentinamente. E la temperatura sale, o più spesso, scende con possibili ripercussioni sul benessere. E allora? Allora bisogna essere pronti, vestendosi a “cipolla”. Il classico maglioncino da tenere sulle spalle, anche se il sole sembra dominare il cielo e la temperatura è mite non va mai dimenticato, soprattutto da chi è avanti con gli anni. Infatti, l’organismo dell’anziano, così come quello dei neonati, ha una particolare difficoltà ad adattarsi agli sbalzi termici. anche una temperatura che cala di 2-3 gradi, come accade in queste giornate, può essere percepita come fredda. Sotto l’aspetto dei meccanismi biologici pare che a rendere difficile l’adattamento termico sia soprattutto l’attività del nervo vago, che aumenta i propri effetti quando il tempo cambia. Risultato: il maglioncino è sempre gradito, anche perché gli sbalzi di temperatura (pensate solo al fresco di un centro commerciale con aria condizionata rispetto al caldo sole esterno che avremo tra poche settimane) possono aprire la porta alle classiche infezioni virali di stagione. Se sul fronte del clima dobbiamo prepararci, non dimentichiamo che c’è un altro fattore che può influire sul benessere respiratorio. L’inquinamento atmosferico, nelle giornate con aria particolarmente “ferma” può contribuire ad “asciugare” le mucose respiratorie facilitando l’attacco dei virus che continuano a circolare. Prepariamoci insomma alle insidie che il clima ancora riserva.

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